Si è tenuto ieri (11 ottobre) a Vicenza il convegno celebrativo dei 20 anni di attività della locale Scuola forense, convegno dal titolo “20 anni della Scuola di Vicenza. Quale futuro per la formazione forense?

Tra i relatori che hanno animato l’evento, due meritano una citazione particolare.

Il primo è Alarico Mariani Marini (che ha parlato dell’etica dell’avvocato). Senza di lui, in Italia, le Scuole forensi e in generale la formazione e l’aggiornamento professionale degli avvocati sarebbero ancora all’anno zero. Egli ha propiziato la nascita della Scuola Superiore dell’Avvocatura (S.S.A.) ed ha costruito il quadro di riferimento in materia di formazione (sul piano dei contenuti formativi) che è stato recepito dalla nuova legge professionale (l. 247/2012). L’intera avvocatura italiana è debitrice nei confronti di Alarico Mariani Marini per la dedizione con cui ha portato avanti per più di 20 anni l’obiettivo di far crescere la qualità professionale degli avvocati.

Occorre poi ricordare Francesca Sorbi (Consigliera del Consiglio nazionale forense e delegata dalla S.S.A. al coordinamento delle Scuole Forensi, la cui relazione si intitolava “Dove vanno le scuole di formazione forense? Dalla situazione attuale alle prospettive di riforma”). Francesca Sorbi nell’ultimo lustro si è occupata, al C.N.F appunto, delle Scuole forensi e in particolare della formazione dei formatori. E’ abituata a fare le cose con grande professionalità e scrupolo. Queste caratteristiche, unitamente alla conoscenza delle problematiche connesse ai profili organizzativi e contenutistici della formazione, le hanno consentito di aiutare le Scuole forensi a consolidare quanto realizzato in precedenza.

Gli altri relatori sono stati (tra parentesi il titolo della relazione):

– Roberta Lombardi, Professoressa ordinaria di diritto amministrativo presso l’Università del Piemonte Orientale (“L’Avvocato della post-modernità: la disciplina attuale della formazione forense”);

– Alessio Zaccaria, Professore ordinario di diritto civile presso l’Università di Verona (“La formazione dell’Avvocato civilista”)

– Paolo Moro, Professore ordinario di filosofia del diritto presso l’Università di Padova (“Il processo a Socrate: l’attualità della tecnica dell’argomentazione classica”)

– Emanuele Fragasso (Docente di procedura penale presso l’Università di Padova (“La formazione dell’Avvocato penalista”).

Ho parlato anch’io. La mia relazione si intitolava “Il problem solving nelle professioni legali e la creatività del giurista”.

Il convegno è stato organizzato in maniera impeccabile e impareggiabile dai due responsabili della Scuola di Formazione Forense “Enrico Schiavo” di Vicenza:

– l’Avvocata Paola Mai, che ha presieduto entrambe le sessioni;

– l’Avvocato Paolo Doria che ha concluso l’incontro con una relazione dal titolo: “I vent’anni della Scuola Forense di Vicenza: ricordi e prospettive”.

Il convegno ha avuto una ampia presenza di pubblico. La sala era gremita e molte iscrizioni non sono state accettate per limiti di capienza della sala. Erano presenti avvocati provenienti da tutta Italia.

 

L’incontro ha testimoniato una volta di più la vitalità e la qualità della Scuola forense di Vicenza e insieme ad essa di tante Scuole forensi che operano in Italia da Nord a Sud.

Queste Scuole vivono grazie al lavoro costante e silenzioso di tanti avvocati che non hanno altra contropartita se non il sapere di contribuire ad innalzare la qualità professionale degli avvocati. La loro attività, che è stata definita “volontariato forense”, migliora il cosiddetto “servizio giustizia” e, di conseguenza, innalza il benessere dei cittadini, il “capitale sociale”, la qualità della democrazia.

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Programma del convegno

 

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