I nuovi percorsi dell’Amministrazione digitale (Bari, 24 luglio 2023)

Il 24 luglio si è tenuto il convegno su “Nuovi percorsi dell’amministrazione digitale” organizzato dalla Università LUM e dalla Camera Amministrativa distrettuale degli avvocati di Bari presso il “Circolo canottieri Barion” di quella città.

Nel pomeriggio la temperatura ha raggiunto i 40 gradi. Per fortuna il convegno si è svolto in una sala al chiuso dotata di aria condizionata: è servito ad evitare che relatori e pubblico si “squagliassero” (in senso figurato e no).
Gli indirizzi di saluto sono stati formulati da:
Antonello Garzoni, Rettore della LUM, che si è soffermato sui cambiamenti innescati dall’intelligenza artificiale (almeno 3: la necessità di imparare ad usare questi strumenti, l’aumento della capacità di informazione propiziato dal 5G, l’idoneità dell’AI di anticipare il cambiamento nel tempo e nello spazio).
Anna Del Giudice, in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari, che dopo aver ricordato la tesi del filosofo Sini secondo cui le macchine non imparano, si è soffermata sulla giurisprudenza del Consiglio di Stato in materia di algoritmi evidenziando che possono funzionare se si risolve il problema della imputazione di responsabilità.
Luigi d’Ambrosio, Presidente della Camera amministrativa, che ha fatto notare come il dibattito sull’AI induca a credere che “siamo già in difesa” rispetto a questa nuova realtà.
Angelo Orofino, ordinario di diritto amministrativo presso la LUM, che ha presentato l’incontro e in particolare i due libri (di Gallone e Sebastían) che sono stati presentati nell’occasione.
Poi è cominciato il convegno vero e proprio.
Questo l’ordine degli interventi:
Roberto Garofoli, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, che ha toccato, tra gli altri, i seguenti temi: piattaforme, decisioni, diagnostica in ambito medico, cambiamenti nella professione legale, necessità di nuove figure professionali, rapporto uomo-macchina (supporto o sostituzione?). Quindi si è soffermato sulla giurisprudenza del CdS sugli algoritmi e sull’art. 30 del nuovo codice degli appalti. Ha ricordato che è stato un algoritmo a stabilire, durante la parte finale della pandemia, il colore da assegnare alle diverse zone del Paese sulla base della elaborazione di una trentina di parametri (al diverso colore corrispondeva maggiore o minore compressione di diritti costituzionali). Infine, si è chiesto se l’amministrazione abbia le competenze per smentire una decisione algoritmica.
Francesco Follieri, professore associato di diritto amministrativo presso la LUM, che dopo aver ricordato che i due libri presentati potevano essere analizzati da diversi punti di vista (teoria generale, dogmatica, sociologico, politica del diritto), si è soffermato su una possibile obiezione formulabile al libro di Gallone. A suo avviso ai sistemi di intelligenza artificiale (che si basano su una “sintassi” molto raffinata) manca la “semantica”: non capiscono quello che dicono. Ciò che per noi sono decisioni, per loro sono solo simboli.
Quindi è venuto il mio turno. Ho premesso che le nozioni di “digitale” e di “amministrazione digitale” si sono molto evolute nel tempo. Ho affermato la necessità che la tecnologia sia amica facendo delle proposte su : a) il “soccorso istruttorio digitale”; b) la “chiarezza digitale” degli atti processuali.  L’Amministrazione digitale rischia di essere un’espressione vuota: dobbiamo colmare il digital divide di secondo e terzo livello; dobbiamo sapere cosa chiedere alle macchine. Il vero tema è quello delle competenze digitali: dei cittadini e dei pubblici dipendenti.
Ignazio Lagrotta, docente nell’Università di Bari e segretario della Camera amministrativa, che ha parlato di alcune caratteristiche dei sistemi di intelligenza artificiale: velocità, prassi, rischi, misure di salvaguardia.
Quindi è stato il turno degli autori dei libri presentati che hanno risposto alle numerose sollecitazioni emerse:
Giovanni Gallone, Consigliere di Stato e abilitato alla funzioni di professore associato, autore di “Riserva di umanità e funzioni amministrative. Indagine sui limiti dell’automazione decisionale tra procedimento e processo”.
Eva M. Menéndez Sebastían, Catedrática nell’Università di Oviedo, autrice di “From Bureaucracy to Artifical Intelligence. The Tension Between Effectiveness and Guarentees.
Entrambi I libri sono editi da Wolter/Kluwer-Cedam (Padova, 2023).
È stato un convegno molto interessante che credo sia stato apprezzato dal numeroso pubblico.

Ringrazio ancora una volta per l’invito

 

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